(g.l.) Ci sarà anche Dino Persello alla festa per i 50 anni della Banda musicale di Reana del Rojale, in programma questa sera, alle 20.45 nell’auditorium comunale “Monsignor Giovanni Pigani”, a Remugnano. La serata, con ingresso libero, beneficia del sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dell’Anbima Fvg, oltre che della civica amministrazione. Lo spettacolo-concerto viene proposto in occasione dell’apertura delle celebrazioni per il mezzo secolo dalla rifondazione del complesso di ottoni, come dire che ci saranno nel corso dell’anno altre iniziative e invitanti proposte per sottolineare questo speciale anniversario che ci riporta al 1975, appena un anno prima del disastroso terremoto che devastò mezzo Friuli. Cinquant’anni di storia locale, con tantissimi ragazzi che negli anni si sono avvicinati alla musica, cogliendo gli inviti lanciati dai dirigenti dell’associazione guidata da Manolo Bon, facendo crescere e affermare la Banda, oggi formata da una cinquantina di musicisti che suonano sotto la direzione del maestro Flavio Luchitta. Mezzo secolo nel quale “indagherà” proprio Dino Persello, attore sandaniele innamorato del Friuli e riconosciuto specialista in queste ricostruzioni storiche che ci riportano all’essenza della nostra terra.

La Banda di Reana del Rojale oggi.

Il maestro Flavio Luchitta

L’attore Dino Persello

Ecco, dunque, qualche informazione storica, come ci viene proposta dallo stesso sodalizio musicale. «Correvano gli anni della grave crisi economica mondiale e della mancanza di libertà dovuta agli sviluppi politici del tempo. Di certo, anche Reana non si sottraeva alle influenze di questa situazione storica e la popolazione locale sentiva l’esigenza di ritrovarsi per trascorrere momenti di convivialità e per tentare di lenire le sofferenze provocate da quel particolare contesto. Fu proprio in questa situazione che nel 1931 si manifestò l’esigenza di creare un gruppo musicale che fungesse da centro di aggregazione e nello stesso tempo allietasse non solo le festività civili ma anche le ricorrenze religiose. Perché allora non creare una banda musicale? Per cercare di dare vita ad un complesso bandistico venne quindi costituito un comitato promotore formato da una quindicina di reanesi e presieduto da don Luigi Morgante. Successivamente, venne legalmente redatto lo statuto della banda musicale alla quale diedero la loro adesione, contribuendo anche finanziariamente, molti compaesani. Ben presto il neonato sodalizio, sotto la guida dei maestri Armando Molino e Ottelio Camellini, si consolidò fino a diventare una vera banda musicale. Essa funzionò molto bene fino allo scoppio della Seconda Guerra mondiale; questo evento infatti causò gravi difficoltà all’organico provocate dalla chiamata alle armi di numerosi suonatori. Negli anni Cinquanta la banda ridusse la sua attività e nel 1958 si sciolse lasciando un vuoto incolmabile nel paese fino al 1975, anno in cui venne rifondata tenendo conto di tre obiettivi fondamentali: promuovere la cultura musicale, poggiare su basi cristiane la sua presenza e aprirsi dal punto di vista sociale e civile all’interno del territorio rojalese. Da allora, la Banda musicale di Reana ha svolto la sua attività ininterrottamente ed oggi, grazie al lavoro del maestro Flavio Luchitta, del consiglio direttivo presieduto da Manolo Bon e dei musicisti, si attesta come una delle realtà musicali più vivaci e prestigiose a livello regionale».
Gli impegni affrontati in questi dieci lustri non si contano in regione, in Italia e all’estero, peraltro più volte gratificati da brillanti riconoscimenti anche internazionali, come il primo premio ottenuto nel 2014 a Riva del Garda. E pure attualmente la Banda rojalese mantiene un ricco calendario, dai concerti (tra i quali si ricorda quello annuale di Santa Cecilia, patrona della musica) all’accompagnamento delle celebrazioni civili e religiose. Inoltre, collabora costantemente con le realtà culturali circostanti, creando appuntamenti sempre molto apprezzati. Una bellissima realtà, dunque, tanto che pure l’odierno spettacolo-evento si annuncia molto promettente, per cui la proposta della Banda di Reana è proprio da cogliere al volo. Anche perché la presenza di Dino Persello, grande conoscitore di queste preziosissime presenze di paese, darà il valore aggiunto alla serata.

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